19 agosto
“Se vuoi
patire le pene dell’inferno, vai a Trento d’estate e a Feltre d’inverno”.
Oggi, non so
come, sto facendo il giro dei Castelli intorno a Trento, proprio in piena
estate.
Visito
quello del Buonconsiglio in città. Ho fatto militare qui, non l’avevo mai visto
e scopro che è meraviglioso. Continuio con quello di Thun. Esternamente è carino e colpiscono le aree esterne a prato quasi incolto, con mille varietà di fiori di ogni tipo e colore, davvero bello. Però la meraviglia di questo castello é nell’arredamento, ancora intatto. Ottima anche l’organizzazione: in aiuto al visitatore ci sono varie postazioni video e sonore che ricordano tempi e storie del posto.
Se siete nel circondario di cento chilometri deviate e venite a vederlo, ne vale la pena.
Ma per
ricordare il problema di Trento d’estate, Il peggio è arrivato all’arrivo a Castel
Beseno.
Sono le ore
quindici. Il castello si trova all’ingresso della conca di Trento, quattrocento metri di altezza, temperatura alle stelle, quasi quaranta gradi, ma, come si usa dire da un po’ di tempo, “temperatura percepita”, almeno cinquanta.
Ci sono anche qui numerose postazioni visive e audio che ricreano ambienti e suoni dei tempi. Coinvolgenti spettacolini e attori in costume a spiegare: armi, usanze, storia del castello e ad improvvisare duelli con i vari tipi di armi dei tempi. Tutto davvero bello e interessante.
Si tratta di un castello enorme, visibile, sopra la collina, da molto lontano. E’ stato ben ristrutturato, anche se sono pochi i tetti rimasti. Appunto: quasi tutto da visitare sotto il sole.
Per farla breve: sto scrivendo, quindi sono ancora vivo. Periodo di visita consigliato: dopo le prime piogge di agosto.
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