Marostica (delle ciliegie e degli scacchi)
Correva l’anno 1454, la Serenissima repubblica di Venezia aveva vietato i duelli e due contendenti alla mano della stessa pulzella si affrontarono, anziché con le armi, agli scacchi. Questa fu la volontà del Reggente di Marostica padre della donzella contesa. Al vincente andrà la figlia e al perdente la sua avvenente sorella, e così fu.
La manifestazione che ho visto ieri sera, la famosa “partita a scacchi viventi”, è una rievocazione storica del fatto. Rievocazione che si ripete ogni due anni.
La partita a
scacchi dura circa quindici minuti, tutta la manifestazione quasi tre ore.
Seicento figuranti tra sbandieratori, musicanti, cavalieri, giocolieri,
danzatrici, tamburini ecc. con gran finale di incendio del castello con fuochi
d’artificio. Tremila spettatori presenti e quattro rappresentazioni in tre
giorni.
Che
meraviglia queste cose!
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