9 settembre
Fase di
ritornoA Lugo Vicentino ho scopeto due ville del Palladio. Una con esterni bellissimi: statue, parco immenso, facciata classica e imponente, ma non visitabile all’interno; l’altra non appariscente esternamente, con interni dichiarati meravigliosi ma con in corso un matrimonio. Il caldo insopportabile mi ha indotto a soprassedere alle visite. Sono perplesso sulla tenuta psicofisica dei commensali del matrimonio.
L'Arena di Verona |
Dovrebbero essere ancora in corso le rappresentazioni e so che potrebbe non costare moltissimo.
Sono le quattro del pomeriggio, verso le cinque sono davanti al botteghino dove vedo un bel movimento:
‘C’è posto?’ Chiedo.
‘Si! Dove lo vuole, parterre, gradinate, non numerati?’
‘Quello che costa meno!’ Sottolineo.
‘Gradinate non numerate e può andare sia in curva est che ovest: sono venti euro!’
Perfetto! Tra quattro ore sarò dentro l’Arena di Verona a vedere un’opera. Non ho chiesto cosa ci fosse, per evitare figuracce, tanto ciò che conta è l’insieme.
Spritzato e saziato entro puntuale. Noto qualcosa di strano che mi fa rammentare di quella volta che mia moglie, una vigilia di natale, andò a vedere un film su ‘Babbo Natale’ con gli amici Bocco (io mi rifiutai). Mi raccontò che, durante la proiezione del film, chiese come mai non si vedesse ‘Babbo Natale’; la informarono che stavano vedendo "Brave Hearth".
Bene! Io ho visto “Peter Pan: il musical”, con Edoardo Bennato.
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