sabato 22 dicembre 2012

Fumo di Londra



21 dicembre
Catania (18 gradi leggermente nuvoloso)

Per non farmi indurre in tentazione (stavo già sognando Ballarò, il pesce di Vucciria e il ‘pani ca musa’), mi sono subito trasferito da Palermo a Catania
Durante tutto il percorso, sin quasi a Catania, ho notato un paesaggio molto piacevole, bello quanto le dolci alture umbre o le Langhe del Monferrato.
Catania, per ora, mi ha lasciato un po’ deluso. E’ una città più volte distrutta, l’ultima volta dal terremoto del 1693. E’ una città ordinata e ben strutturata, il colore prevalente, specialmente delle piazze, è il grigio della pietra lavica. Manca quindi il caos tipico delle città che si sono evolute nel tempo, la varietà degli stili tipica della Sicilia e in particolare i colori. Credo comunque che tutta questa zona sarà cromaticamente sul grigio antracite, vista la maestosa grandezza del vulcano che qui sovrasta tutto.
In piazza ho trovato una manifestazione dei lavoratori L.s.u. Quei Lavoratori Socialmente Utili che qui sono una vasta schiera clientelare, dicono. Forse abituati allo stipendio e non al lavoro, anche alla manifestazione non c’era nessuno. C’erano i cartelli, i banchetti e anche dei finti manifestanti ma lavoratori niente.

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