Scicli, Piazza Italia |
20 gennaio,
Scicli
Scicli: Ufficio del Prefetto, del Commissario Montalbano. |
Oggi, in
visita a Scicli, mi vien fatta una piacevole offerta: quattro monumenti da
visitare con guida a cinque euro tutto. Visito una chiesa sconsacrata e
recuperata davvero bella; quindi un museo di costumi d’epoca e vecchi attrezzi
(interessante lo sbuccia arance da caramellare); poi il palazzo del grande
signorotto del paese; per ultimo la sede
municipale. Qui l’inghippo, la sala del sindaco e tutti i locali inferiori sono
il ‘set cinematografico del commissario Montalbano’: Ma io non ho mai visto la
serie del Commissario Montalbano, so solo di cosa si tratta.
Spiego alla
guida che, a causa di un trauma giovanile, non guardo nessun genere di ‘serie
televisive’ o serial tv. Spiego che mia moglie ed io seguimmo tutta la serie “Dallas”
prima sulla Rai poi su Mediaset, tutti i giovedì, non ricordo per quanto tempo
e quando finì, giurammo: “Mai più!”
Quando finisco
la spiegazione noto, oltre ad una piccola dose di disgusto, ancor più l’incredulità.
Lo sapevo che
non avrei dovuto dar retta alla moglie.
Scicli: Madonna dei Milici (o delle Milizie) |
Ma torniamo
a Scicli: questo paese stà rifiorendo, molto a causa della serie televisiva, ma anche, mi
dicono, per i numerosi lavori fatti con i contributi dell’Unesco perché, anche
Scicli è patrimonio dell’umanità.
La città è una
sintesi delle altre viste recentemente: ci sono naturalmente chiese e palazzi
barocchi; numerose le caverne/case come a Modica; piacevoli le piazze, una al
centro antico, l’altra ai piedi del monte San matteo è addirittura tripla e
tutte gremite di gente a passegggio.
La particolarità
unica, però, è nella chiesa madre: La madonna dei Milici (o delle milizie).
Narrano che
durante un assalto dei saraceni, ai cristiani difensori del territorio, apparve
la Madonna che li spronò e li porto alla vittoria contro gli infedeli. Sull’altare
sinistro della chiesa, questa madonna è rappresentata in un’opera in cartapesta
(ma anche su due tele antichissime) ed è: a cavallo, sguaina una spada e sotto gli
zoccoli del destriero ci sono, schiacciati, due combattenti saraceni.
A mio
modesto parere non era la Madonna ma Minerva. Lo dico perché quì gli antichi
dei sono ancora considerati, ho infatti scoperto che gli studenti di Siracusa
hanno fatto una petizione per ripristinare il tempio di Athena al vecchio
culto, oggi adibito a chiesa cattolica.
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