giovedì 24 gennaio 2013

Casa dolce casa



13 gennaio
Mi sveglio in una stanza d’albergo un po’ intontito: ricordo spritz e grappe in compagnia e poi …. Cazzo il camper!
Mi attanaglia la tristezza.
Per colazione chiedo solo un caffè, ma mi ritrovo con un cappuccio ed una pasta farcita di panna fresca del peso di circa mezzo chilo e qui conosco il capo famiglia del gruppo ‘Scala’.
Un bel personaggio che ama, evidentemente, il cibo.
M’intrattiene raccontandomi la presenza del Vicepresidente svedese e altri personaggi importanti ai suoi tavoli e, ricordando la cena della sera prima, posso credergli. In quel momento arriva una chiamata, sono i carabinieri,  hanno trovato il camper.
Il signor Scala si offre di accompagnarmi per il ritiro e resta quasi mezza giornata a mia disposizione.
Il camper è abbastanza integro ma tutto l’interno è sottosopra in un caos mostruoso;  dobbiamo ricorrere ad un carro attrezzi per liberarlo dal pantano ma, alla fine, rientro a Portopalo a bordo di ‘Casa mia’.
Ho passato il resto della giornata a fare ordine e pulizia: Caffè e sale svuotati e dispersi in ogni dove; salsa nuova di zecca cosparsa a chiazze per dare colore; pianali dei divani dappertutto, uno dei quali addirittura incastrato in bagno; biancheria a terra e per aria condita di caffè, sale e salsa.
Ma che minghia cercavano?
La sera, Spritz dei festeggiamenti per il ritrovo e cena di gala da Scala.

Ho dimenticato di scattare foto, anche al disastro, ho però scoperto cos’è il Pigreco.



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