Aci Castello |
Paesi lavici
Mi sto
avviando alla conclusione del giro etneo. Sin da Catania il colore grigio-nero
della lava dell’Etna è onnipresente e il primo impatto è stato poco
entusiasmante.
Avevo la
sensazione di trovarmi tra lo smog di una Milano nebbiosa, poi, lentamente,
quella presenza cromatica è diventata familiare, simpatica, necessaria.
Aci Reale |
Il nero, si
sa, è elegante e qui esalta lo stendersi dei verdi agrumeti pieni del rosso dei
mandarini e delle arance, il giallo dei limoni e di quei grandi cespugli di
fiori blu, arancio, gialli e bianchi.
La zona
etnea è il primo produttore di miele (Zafferana), di pistacchi (Bronte) di
arance (Adrano e Paternò);
tutto questo
circondati dalla lava: Incredibile miracolo della natura.
Una
delusione iniziale è stata la mancanza di opere antiche. Questa zona, da
Catania sin quasi a Taormina è stata rasa al suolo dal terremoto del 1697. Poi
numerosi altri successivi, qualche colata lavica e, per non farci mancare
nulla, anche i bombardamenti della seconda guerra mondiale.
Onore quindi
per tutto quanto, nonostante tutto, invece c’è, ed è tantissimo.
Sono
generalmente chiese e alcune davvero belle.
Randazzo: La cattedrale |
Randazzo: Colonne in pietra lavica |
Falò (vulcanico) di Natale a Zafferana Etena |
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