giovedì 3 gennaio 2013

Paesi dell'Etna



Aci Castello
Paesi lavici

Mi sto avviando alla conclusione del giro etneo. Sin da Catania il colore grigio-nero della lava dell’Etna è onnipresente e il primo impatto è stato poco entusiasmante.

Avevo la sensazione di trovarmi tra lo smog di una Milano nebbiosa, poi, lentamente, quella presenza cromatica è diventata familiare, simpatica, necessaria.

Aci Reale
Il nero, si sa, è elegante e qui esalta lo stendersi dei verdi agrumeti pieni del rosso dei mandarini e delle arance, il giallo dei limoni e di quei grandi cespugli di fiori blu, arancio, gialli e bianchi.

 

La zona etnea è il primo produttore di miele (Zafferana), di pistacchi (Bronte) di arance (Adrano e Paternò);

tutto questo circondati dalla lava: Incredibile miracolo della natura.


Una delusione iniziale è stata la mancanza di opere antiche. Questa zona, da Catania sin quasi a Taormina è stata rasa al suolo dal terremoto del 1697. Poi numerosi altri successivi, qualche colata lavica e, per non farci mancare nulla, anche i bombardamenti della seconda guerra mondiale.

Onore quindi per tutto quanto, nonostante tutto, invece c’è, ed è tantissimo.

Sono generalmente chiese e alcune davvero belle.


Randazzo: La cattedrale
Randazzo: Colonne in pietra lavica




Falò (vulcanico) di Natale a Zafferana Etena


 

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