lunedì 26 novembre 2012

Gatti in calore


20 luglio
Asiago
Mi avvio per una tranquilla passeggiata, sul percorso di una ferrovia dismessa, che attraversa  l’altopiano da Asiago sino a Cesuna: dodici chilometri. Arrivo alla meta intorno alle due del pomeriggio e da prassi sosto al localino per un classico del luogo “panino con Soppressa e bianchino fresco”. Sono assetato ed affamato e, fortunatamente,  sono subito servito.

Come si può non amare un’umanità che sa inventare simili meraviglie. La forma perfetta del salume con colori che spaziano, in nuance, dal panna al mogano con costellazioni di ‘rosso Pompei’. Tutto inserito in un trionfo di pane croccante, la cui sola esistenza appaga dalle fatiche umane, splendente nel suo cromatico venghé. Lì a fianco, dorato, splendido, in un  boemo bicchiere di cristallo imperlato di finissima rugiada, il ‘Bianco di Custoza’.

La melodia del pane che cede al mio bramoso morso, il sapore che impregna tutte le papille. Poi quella goccia di rugiada, ingrossata, che scende rigando e risaltando l’invenzione del Patriarca Noè.  E’ il richiamo …: Sorseggiami! Ed ecco, odoro il profumo del vento che soffia tra le valli dei Cimbri e del pino bianco resinato; vedo il fiore vermiglio del cardo, gruppi di silenziose campanule color cielo e l’immensa distesa di fiori bianchi e ambrati.

Mi riprendo di soprassalto e ordino velocemente caffè, per non raddoppiare. Devo percorrere ancora dodici chilometri per il ritorno.

Al ritorno godo del panorama di questo bellissimo Altopiano. Ci sono sette Comuni e una miriade di altre piccole frazioni. Ogni agglomerato di case ha la chiesa e sempre un alto campanile. Tutto l’insieme mi dà l’impressione di un grande cortile in cui vi sono numerosi gatti acquattati, con la coda in aria, in attesa del proprio turno.

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