venerdì 1 febbraio 2013

La casa nella roccia



Cave d'Ispica: Casa nella roccia 'En plain air'

27 gennaio, Cave d’Ispica
Un tempo, in queste zone si viveva in abitazioni scavate nella roccia specialmente per motivi di difesa dalle frequenti incursioni dei saraceni.
Ci sono numerose aree di questo genere, alcune, come a Modica, ancora in uso. Qua, però, ci sono tredici chilometri di antiche abitazioni e necropoli scavate nella roccia.
Ho predisposto scarponi, bastoni e viveri e oggi, domenica, m’aspetto di trovare anche della compagnia: Infatti è chiuso.
 Deposito. A sinistra acqua corrente e asse da lavare
Trovo aperto il museo del vecchio mulino e antichi mestieri. Quì, mi informano che sarebbero solo trecento metri la zona di area visitabile e che le otto persone che custodiscono l’area, aprono solo il mattino, ovviamente esclusi i festivi.
Non sempre funziona tutto alla perfezione e mi accontento della visita al mulino.
Si tratta di un vecchio mulino ad acqua con annessa abitazione del mugnaio, ovviamente scavata nella roccia.
Stalla scavata nella roccia. Ex cappella
E’ tutto perfettamente integro come un tempo e funzionante. Scopro poi che i gestori del museo sono i discendenti degli antichi mugnai e che da sempre la loro famiglia vive lì e ne sono i proprietari. Oggi gestiscono il loro piccolo museo e fanno da guida. Una signora alla cassa mi indirizza alla guida, che è il marito.  Questi con tanto di bacchetta indica schemi, disegni e note particolari. Si procede soli alla visita degli antichi attrezzi. All’uscita riprende la spiegazione il figlio che completa il tutto.
Ho trovato molto caratteristico il grosso locale scavato nella roccia che era l’unica area abitativa, sia  per il giorno che per la notte: Interessante la culla appesa sopra il letto e a portata di mano.
C’è il deposito lavanderia: una deviazione del flusso d’acqua portato all’interno del locale, consente il lavaggio dei panni su asse (in roccia) da lavare.
Giardinetto d'acqua
L’acqua che alimenta Il mulino arriva dall’alto, riempie un grosso cono che convoglia un potente getto d’acqua sull’ingranaggio che fa girare le macine.  
Si passa da un locale ad una altro a testa basso e si esce infine all’esterno e ci si trova in un bellissimo ambiente che pare un giardinetto acquatico: In realtà sono i vari passaggi dell’acqua che formano cascatelle e pozze in un turbinio di acqua che corre dappertutto.
Mi hanno proposto anche l’acquisto della farina prodotta ancora oggi dal mulino: ovviamente integrale.
Bello!




Il Mulino di Cave d'Ispica

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