Trapani |
Trapanio. Spiaggia di tramontana venata di polvere di corallo |
23 e 24
marzo
Trapani
La forma
della città è di una falce (quella di Saturno), che in sostanza significa una
penisola, lunga e stretta.
Dalla torre
di Ligny che in pratica è la punta della falce, si risale verso la montagna di
Erice. La città lentamente si allarga, si dipanano viuzze e si intensificano
chiese e palazzi, sino ad arrivare ai magnifici giardini teatro. Lì finisce la
città vecchia che ancora conserva parte delle mura e dei bastioni di
protezione. Oltre, il resto di una città di settantamila abitanti pulita,
ordinata, con solo di tanto in tanto quel bel tocco di sicilianità che sono le
piazzette mercato frequentatissime.
Passeggiando
in città lungo le incantevoli vie della passeggiata è sufficiente girare lo sguardo
e si vede sempre il mare. Lo si trova a destra come a sinistra, dalle piazze,
dai giardini dalle chiese, il mare è sempre lì, pronto ad accoglierci. Pare che
d’estate i trapanesi scendono di casa in costume e se ne vanno al mare. Alla
fine delle mura di tramontana si staglia una spiaggia immensa e bellissima
protetta dal monte Erice e sullo sfondo gli ultimi rilievi del corno di
Nord-ovest.
Ricci di mare, freschi di raccolta |
Quando,
anche qui, ripeto la frase che ripeto spesso: ‘qui in Sicilia non vi manca niente!’ I trapanesi
rispondono: ‘Noi, oltre agli altri, abbiamo anche il mare a due passi e i
Misteri’! Di questi ultimi ne parleremo in seguito.
Nessun commento:
Posta un commento
Sarebbe un piacere sapere cosa ne pensi: Dimmelo!