I luoghi in
cui normalmente cerco di sostare con il mio camper, li scelgo privilegiando il panorama
e la tranquillità: insomma gli stessi preferiti dalle coppiette di innamorati.
E’ frequente
che si rifugino vicino al camper, lo considerano una protezione in più da occhi
indiscreti, però, proprio di
fronte al mio punto panoramico, come è successo qualche giorno fa, non era mai successo
(di solito uso la precauzione di accendere una luce per evitare queste
situazioni, ma me ne sono scordato).
La vettura
parcheggia e io, imbarazzato, cerco di girare lo sguardo altrove, mi sono di
fronte, non si sono accorti della mia presenza, accendono la luce interna,
accendono della musica dolce e iniziano con degli strani rovistamenti. Estraggono un vasetto, un tubetto e due panini, completano il companatico e
iniziano a mangiare: bene ho del tempo per trovare una soluzione anche se mi
pare strano che “prima” si mangi.
Tengo pronti
gli oscuranti da applicare, non c’è fretta, nel frattempo ammiro gli ultimi
fantastici bagliori del tramonto che sfumano sul mare.
Hanno finito
di gustarsi i panini, mi muovo per chiudere, ma sento che accendono la vettura,
spengono la luce e se ne vanno.
Non dico di
ricordare perfettamente bene cosa facevamo noi ai nostri tempi, ma mi pare che
fossero altre cose: Torno in me e prendo coscienza d’essere a Palermo.
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