Era divertente ‘Tonino Carino da Ascoli’ e le sue telecronache sportive; unico silurato dopo una furiosa polemica sulla imparzialità dei cronisti sportivi.
Lo ricordo perché Ascoli, piccolo capoluogo di provincia, non era particolarmente famoso se non per lui, “Tonino Carino”.
Invece questa poco conosciuta Ascoli Piceno è molto bella.
Tre caratteristiche principali: innanzitutto Le ‘Olive Ascolane”. Sono dappertutto, sulle tavole, nei musei e ovunque sui manifesti murari.
Seconda bella caratteristica è il granito o travertino di un caldo colore panna con cui sono costruiti
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CHIESA E CAMPANILE TORRE |
palazzi, case, chiese e strade.
Terza: le numerosissime torri, molte lesionate dal terremoto, e superate in numero solo dalle immancabili chiese (c’è una piazzetta sul versante del fiume Tronto in cui ci sono sette chiese in centocinquanta metri di distanza, di cui tre attigue).
Infine la morfologia della città, circondata da due fiumi che hanno profondamente solcato le due valli entro le quali si trova Ascoli: da una parte un affluente, il fiume Castellano e dall’altra il Tronto, che si uniscono in fondo alla città. Il risultato é che, visitando la città, in realtà si passeggia in un grosso borgo medievale tra romanici e medievali vicoli, Cardi e Decumano circondati dai colori caldi e dolci della pietra locale: poi, semplicemente perdendosi un
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PONTE SULL'AFFLUENTE 'CASTELLANO |
po', ci si ritrova in un ambiente boschivo solcato da impetuosi fiumi che creano graziosissime cascatelle e rilassanti spiaggette.
Per finire, vanno segnalate le sue meravigliose piazze, in particolare Piazza de Popolo, con Palazzo Ducale, Cattedrale e palazzi nobiliari e Graziosissimo porticato.
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