Sono quaranta
giorni che ozio in quel di Addàura: mare fantastico, temperatura elevata, zona
tranquilla. Non riesco a staccarmi da qui.
Qualche volta
ho sentito bagnanti parlare di meduse: Ne ho vista una! Attenti alle meduse! Due
meduse mi hanno sfiorato!
Un giorno un
signore è riemerso con aria dolorante ma orgogliosa dicendo: Mi hanno colpito
al braccio e al fianco! I suoi congiunti subito a proporgli chi l’ammoniaca, chi
l’olio, altri il medicamento portentoso. La vittima intanto, pimpante al centro dell’attenzione,
ascoltava interessato tutti.
Oggi,
sentendo ancora nominare questi animali, ho chiesto informazioni ai bagnini. Mi
dicono che a volte arrivano e che il loro contatto è si fastidioso, ma non
particolarmente doloroso. Aggiungono anche con aria comprensiva: qualcuno ne
soffre di più!
Tranquillizzato
parto per la nuotata quando sento come una scossa al braccio: ci siamo, penso, è
lei! Mi avvio allo scoglio semisommerso dove un signore scruta il mare e mi
conferma che l’impronta che ho sul braccio è proprio il tocco delle meduse: come
tre piccole dita che gonfiano la pelle, ma il dolore non è granché. Mi indica
anche una di loro là in mare: semitrasparente, color rosa carne, abbastanza
piccola, circa quindici centimetri per dieci: non granché. Né scorgo in quel momento altre due, abbasso gli
occhi e tre mi stanno circondando i piedi, salto all’indietro e noto che il
bagnino stà chiudendo l’accesso all'area tuffi e la gente è tutta fuori dell’acqua, in
piedi sugli scogli, intenta a scrutare il mare. Solo due temerari sono ancora immersi e
lanciano continue informazioni ai bagnanti: Tre la in fondo! Sei a dieci metri
a nord! Tre di fronte alla piattaforma!
Insomma un’invasione.
Dai! Oggi, in
un tranquillo pomeriggio d’estate, ho assistito ad una invasione di meduse.
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