Primo gennaio 2012
Solo qualche
nuvola passeggera, temperatura oltre venti gradi e niente vento.
Enormi
cespugli di rosmarino fiorito e le mitiche “Palme nane” che si stagliano tra me
ed il mare.
Finocchi selvatici , enormi cespugli di
lentischio, grandi ceppi di fichi d’india e pungitopo ornano il percorso.
In
fondo le calette turchese.
Scendo a
visitarle tutte, un continuo saliscendi che quasi mi stronca e, a ‘Cala Marinella’
mi fermo in contemplazione, bellissima.
Sabbia grossa e sassi bianchi, acqua
turchese chiarissimo che improvvisamente diventa blù intenso. Siedo a godere
questo mare, questo sole e questa temperatura.
Le onde
cercano di raggiungermi, non ci riescono
e improvvisamente mi pare di sentirle:
Mi
riconoscono, e, ben arrivi ormai
Bisbigliaron
vèr me co’l capo chino
Perché
non scendi? Perché non ristai?
Caldina
è l’acqua, e a te noto il cammino
Oh
siediti tra le onde odorate
Ove
soffia dal mare il maestrale:
Ira
non ti serbiam de le cazzate
Tue
su Terroni: oh non facean già male!
Non avevo
portato il costume, accidenti a me!
Io la riserva delo Zingaro l'ho visitata dal mare..in agosto. Ottima scelta perchè le calette erano stipate di turisti e il percorso non era così verdeggiante.
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