lunedì 2 gennaio 2012

Il costume

Primo gennaio 2012
Visito la “Riserva naturale dello zingaro” vicino a Castellammare del golfo. Sono partito di buon'ora, faceva fresco e c’era qualche nuvoletta.Tuta invernale, gilet imbottito, ombrello nello zaino.
Duecento metri e tolgo gilet e felpa.
Solo qualche nuvola passeggera, temperatura oltre venti gradi e niente vento.

 
Gli arbusti del mirto sono carichi di bacche (sogno il mirto dell’Umberto).
Enormi cespugli di rosmarino fiorito e le mitiche “Palme nane” che si stagliano tra me ed il mare.
 Finocchi selvatici , enormi cespugli di lentischio, grandi ceppi di fichi d’india e pungitopo ornano il percorso. 
In fondo le calette turchese.
Scendo a visitarle tutte, un continuo saliscendi che quasi mi stronca e, a ‘Cala Marinella’ mi fermo in contemplazione, bellissima.
Sabbia grossa e sassi bianchi, acqua turchese chiarissimo che improvvisamente diventa blù intenso. Siedo a godere questo mare, questo sole e questa temperatura.
Le onde cercano di raggiungermi,  non ci riescono e improvvisamente mi pare di sentirle:

Mi riconoscono, e, ben arrivi ormai
Bisbigliaron vèr me co’l capo chino
Perché non scendi? Perché non ristai?
Caldina è l’acqua, e a te noto il cammino
Oh siediti tra le onde odorate
Ove soffia dal mare il maestrale:
Ira non ti serbiam de le cazzate
Tue su Terroni: oh non facean già male!
Non avevo portato il costume, accidenti a me!


1 commento:

  1. Io la riserva delo Zingaro l'ho visitata dal mare..in agosto. Ottima scelta perchè le calette erano stipate di turisti e il percorso non era così verdeggiante.

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