lunedì 9 settembre 2013

Maedusae, maedusarum, maedusis.



Invasione
Sono quaranta giorni che ozio in quel di Addàura: mare fantastico, temperatura elevata, zona tranquilla. Non riesco a staccarmi da qui.
Qualche volta ho sentito bagnanti parlare di meduse: Ne ho vista una! Attenti alle meduse! Due meduse mi hanno sfiorato!
Un giorno un signore è riemerso con aria dolorante ma orgogliosa dicendo: Mi hanno colpito al braccio e al fianco! I suoi congiunti subito a proporgli chi l’ammoniaca, chi l’olio, altri il medicamento portentoso. La vittima intanto, pimpante al centro dell’attenzione, ascoltava interessato tutti.
Oggi, sentendo ancora nominare questi animali, ho chiesto informazioni ai bagnini. Mi dicono che a volte arrivano e che il loro contatto è si fastidioso, ma non particolarmente doloroso. Aggiungono anche con aria comprensiva: qualcuno ne soffre di più!
Tranquillizzato parto per la nuotata quando sento come una scossa al braccio: ci siamo, penso, è lei! Mi avvio allo scoglio semisommerso dove un signore scruta il mare e mi conferma che l’impronta che ho sul braccio è proprio il tocco delle meduse: come tre piccole dita che gonfiano la pelle, ma il dolore non è granché. Mi indica anche una di loro là in mare: semitrasparente, color rosa carne, abbastanza piccola, circa quindici centimetri per dieci: non granché. Né  scorgo in quel momento altre due, abbasso gli occhi e tre mi stanno circondando i piedi, salto all’indietro e noto che il bagnino stà chiudendo l’accesso all'area tuffi e la gente è tutta fuori dell’acqua, in piedi sugli scogli, intenta a scrutare il mare. Solo due temerari sono ancora immersi e lanciano continue informazioni ai bagnanti: Tre la in fondo! Sei a dieci metri a nord! Tre  di fronte alla piattaforma! Insomma un’invasione.
Dai! Oggi, in un tranquillo pomeriggio d’estate, ho assistito ad una invasione di meduse.
Promemoria: Non chiedere ai bagnini informazioni sugli squali.

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