lunedì 1 aprile 2013

Trapani: Falce e abbondanza



Trapani



Trapanio. Spiaggia di tramontana venata di polvere di corallo
23 e 24 marzo
Trapani
La forma della città è di una falce (quella di Saturno), che in sostanza significa una penisola, lunga  e stretta.
Dalla torre di Ligny che in pratica è la punta della falce, si risale verso la montagna di Erice. La città lentamente si allarga, si dipanano viuzze e si intensificano chiese e palazzi, sino ad arrivare ai magnifici giardini teatro. Lì finisce la città vecchia che ancora conserva parte delle mura e dei bastioni di protezione. Oltre, il resto di una città di settantamila abitanti pulita, ordinata, con solo di tanto in tanto quel bel tocco di sicilianità che sono le piazzette mercato frequentatissime.
Passeggiando in città lungo le incantevoli vie della passeggiata è sufficiente girare lo sguardo e si vede sempre il mare. Lo si trova a destra come a sinistra, dalle piazze, dai giardini dalle chiese, il mare è sempre lì, pronto ad accoglierci. Pare che d’estate i trapanesi scendono di casa in costume e se ne vanno al mare. Alla fine delle mura di tramontana si staglia una spiaggia immensa e bellissima protetta dal monte Erice e sullo sfondo gli ultimi rilievi del corno di Nord-ovest.
Ricci di mare, freschi di raccolta

La sensazione è che qui la natura dia davvero tutto ciò che serve: ho incontrato raccoglitori di erbe dalle mille applicazioni e usi,  pescatori con attrezzi impensabili per ogni tipo di preda, cacciatori di selvaggina dai mille espedienti . Poi i mercatini dove si trova di tutto e a basso prezzo e dove chiunque ha una ricetta fantastica per qualsiasi merce.
Quando, anche qui, ripeto la frase che ripeto spesso:  ‘qui in Sicilia non vi manca niente!’ I trapanesi rispondono: ‘Noi, oltre agli altri, abbiamo anche il mare a due passi e i Misteri’! Di questi ultimi ne parleremo in seguito.

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