giovedì 3 gennaio 2013

Vita sicula


Adrano: La grandiosa piazza e la grande facciata di S. Lucia
Uno gennaio duemila tredici

Dopo una notte parzialmente insonne per i botti (dalle nove del mattino alle due dell’anno dopo), mi risveglio ad Adrano. Sono quasi le nove, mi avvio circospetto, in camper, verso il centro e  trovo parcheggio nella piazza principale: Tombola.
Noto il mio amico Etna là dietro, sullo sfondo, alquanto lontano.
C’è un grandissimo parco nel centro dell’enorme piazza su cui si affaccia l’imponente mole della Chiesa di S. Lucia e la massa nera del Castello Normanno.

Passeggi e convivio all'ombra del Castello Normanno
Dietro alla grande facciata della chiesa c’è una chiesetta circolare che fa da sostegno al cupolone e null’altro.

Il castello è chiuso ma è capodanno.

Finalmente, però, ho l’impressione di essere tornato alla Sicilia classica, quella che ho conosciuto a Palermo lo scorso anno: C’è una fiumana di gente che passeggia nel parco e lungo le vie, numerosissimi gruppi di anziani che dibattono e gesticolano. Noto che lungo la lunghissima facciata dell’ex convento di S. Lucia ci sono tantissimi bar, ma quasi tutti sono associazioni: ‘Combattenti e Reduci’, ‘Agricoltori e Braccianti’, ‘Volontari di padre Pio’, ‘Amici dell’Etna’, ‘Congregazione di Santa Venerina’ (sarebbe Venere, ma qui hanno trasformato tutto), ‘Club Dioniso’ (questo credo il più azzeccato); di fronte ad ogni bar il gruppetto di anziani e un cartello “aperto solo per i soci”. In pratica sono tutti bar senza licenza.


Spartitraffico dal vivo, come un presepe.
Per mancanza di spazio ci sono anche gruppi improvvisati in mezzo agli incroci, presumo non abbiano ancora deciso che associazione fondare.

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