venerdì 14 dicembre 2012

Interland veneziano


26 agosto:
Mi sveglio e mi dico come al solito: Buongiornooo!
 Ma vaff…. : mi rispondo.
“Attendere o non attendere? Questo è il dilemma: Attesa sino a lunedì quando apriranno le banche? Attendere  che i Carabinieri mi diano buone notizie? E’ più nobile alla mia violata virtù aspettare? Oppure fuggire, dimenticare!”
Me ne vado verso Mestre dove c’è una filiale della mia banca. Mi fermo un po’ prima per visitare paesini che appaiono interessanti, con canali e belle ville antiche: passeggio, ma mi accorgo che ‘non me ne può fregàddemeno’. Riparto per la meta sede delle mie possibili sostanze economiche.
Non sono nemmeno certo che mi daranno quattrini e non ho carburante sufficiente per tornare al paesello.
A Mestre trovo un fantastico parcheggio in ombra (ha appena smesso di diluviare, ecco perché è disponibile).
Mi trovo a cento metri dalla banca: mi sento leggermente più tranquillo e riesco persino a visita La città. Immaginavo Mestre una città tipo Marghera:  roba da periferia degradata, invece è molto ben tenuta e con una bellissima enorme piazza con torre centrale d’ordinanza.
Non avendo nemmeno un soldino in tasca, non posso nemmeno quantificare il costo della vita del posto acquistando lo spritz.


 

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