lunedì 26 novembre 2012

Boscolo di Chioggia


24 luglio, Chioggia

Sospendo la conquista di Venezia e cambio strategia: provo girando intorno, riparto da Chioggia.

La cittadina è simile a Venezia, calle, campielli, ponti ecc…, peccato vi siano due strade collegate alla terraferma e ci sia molto traffico.

E’ tarda mattina e passeggio in centro. Non trovo la classica piazza, ma c’è una lunga strada, circa un chilometro e molto larga. A destra un bar dopo l’altro e a sinistra pure. Solo cinque interruzioni per altrettante chiese.

La mia fulminea capacità di calcolo mi resoconta che, sui tavoli, ci sono poco meno di diecimila euro di spritz, da queste parti si beve solo quello prima dei pasti. Gli stranieri lo gustano anche durante i pasti e pure  dopo.

Chiedo informazioni per una banca con bancomat. Un signore molto cortese mi indica: ‘davanti ce ne sono tre, tornando ve ne sono cinque, a destra due a sinistra sette’. Caspita! Esclamo, Tante banche, tanti soldi! Ah, no so, mi no ghi no! Si schermisce.

Ma io so benissimo chi li ha: “Boscolo”! Qui, tutti si chiamano Boscolo.
 

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