venerdì 9 settembre 2011

Anche Hemingway andava in cason


Marano Lagunare: Barconi da pesca sul lungomare
2 Settembre: Marano Lagunare
Passeggiata fotografica mattutina. Sto cominciando ad apprezzare moltissimo lo stile dei paesi di influenza veneziana. Trovo che sia uno stile piacevole e vivace, davvero da godere.
Il paese vive di pesca ed è interessante la lunga fila di barconi da pesca ormeggiati; Montagne di reti alloggiate ovunque ed attrezzi sconosciuti che affollano il lungomare.
Marano Lagunare: Calle Granda
La via principale, con i suoi piccoli caffè e i negozietti, è gremita di persone a passeggio, o sedute ai tavolini sistemati nella via.
Sento i discorsi: Go dito … la me ga dito… schei ……go dito, …. Disito? … schei par la casa…. Dito si? … a se morta? Varda! o ghea dito…
M’incontra il signore che mi aveva interpellato ieri sera senza motivo e senza attendere risposta: oggi mi guarda e mi dice che sta partendo senza aggiungere altro, credo sia colui che tutti i villaggi hanno. Mi supera, mi volto e lo vedo immergersi tra la gente del borgo. Noto, in quel momento, che tranne lui e me, sono tutte donne e, prevalentemente, anziane. Mi spiegheranno poi che gli uomini sono a pesca per mare.
Narano Lagunare: I Casoni
Marano laguanre: Riserva Naturalistica
Mi resta la visita alla ‘Riserva Naturale’. Hanno ricostruito l’ambiente pre-bonifica consentendo la presenza di un’ampia varietà di animali, e vegetali, un tempo scomparsi dalla zona. Ed hanno anche ricostruito o recuperato i famosi “Casoni” descritti da Hemingway. Ci sono una passeggiata ben strutturata, anche su pontili, e un tunnel, in fondo una Casone dotato di acquario e postazione nascosta per godersi gli animali in palude. Tutto ben fatto.
Fa caldo, tanti insetti, fame: La vita del villeggiante è molto dura!

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