lunedì 15 agosto 2011

Un urlo di rabbia

13 Agosto: Redipuglia
Rientro in italia con un giorno di ritardo. Ritardo da che cosa? Lo ricordo strada facendo, oggi è il sabato di ferragosto, Infatti incontro la coda alla dogana , fortunatamente contraria. La colonna di auto ferme termina  a Capodistria, circa venti chilometri  quasi tutti in salita: auguri! La mia coda la trovo esattamente dove finisce l’altra ma in un quarto d’ora ne esco. E’ andata bene.
Finalmente in Italia, potrò sostare dove voglio: E forza Italiaaa, per essere liberiii…
 Sono avviato verso Gradisca, ma incontro il cimitero monumentale di Redipuglia.
Circa centomila soldati della prima guerra mondiale sepolti qui. In totale sono oltre un milione di italiani morti
Cammino tra lapidi  e cippi ove leggo strofe ed epigrafi struggenti e mi viene un groppo alla gola. Un groppo di dolore  che diventa anche rabbia quando leggo il cippo del cappellano militare.
 Ma come è possibile: ognuno per la propria terra e nel nome dello stesso Dio, benedetti per uccidersi.

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