martedì 30 agosto 2011

Sàuris et Pesariis, amen

Nuova galleria di Sàuriis
23 agosto Sàuris
In fuga da Ampezzo per il caldo, salgo in quota. Scelgo il lago di Sàuris: Una meta sbagliata, si tratta di un lago, senza spiazzi o spiagge. Proseguo e arrivo al paese: Sàuris di sotto. Ovviamente vado a quello di sopra: più alto uguale più fresco.
Due bei paesini a millequattrocento metri di altezza, ampio altopiano e vista sulle Dolomiti friulane
Ci sono trentuno gradi di calore, ma ventilato: improvvisamente arriva un gruppetto di nuvolette, si oscura il sole e si alza il vento. Da sballo.
Tavolo, strada, parapetto in legno e monti a Sàuriis
Noto un piccolo ristorantino con unito un negozietto di generi alimentari.
Un Signore con mitico pizzetto bianco, ex autista, che conosce i paesi dove sono nato e anche dove vivo è proprietario di questa minuscola struttura. Sedici posti a sedere sul ciglio della strada e altrettanti all’interno. Il menù prevede: Affettati misti, formaggi (misti), (misto di) verdure di montagna sottolio, un dolce a base di farina di polenta, tre tipi di birra fatta in casa, credo anche tre vini.
Un imbarazzo di scelta incredibile.
Mi gusto un doppio di giro di affettati e di birra. Ho apprezzato molto.
Compreso nel prezzo anche informazioni turistiche, mi consiglia di passare da Pesariis, il paese degli orologi.
Pesariis in val Pesarina
La sera alle venti ero già lì, sotto un’enorme orologio dipinto sulla parete, funzionante, che segnava tutto, anche l’oroscopo e il ciclo lunare.

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